Come dire addio al vecchio conto corrente in dodici giorni

Acqua, luce, gas, telefono, televisione a pagamento…
Sarà capitato anche a te aver definito condizioni contrattuali con le aziende fornitrici di questi servizi e poi scoprire che ciò che era stato fissato, venisse modificato unilateralmente.
Molte banche negli ultimi giorni stanno applicando questo tipo di pratica per quanto riguarda le condizioni dei conti correnti. Se il cliente non recede dal contratto entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione le modifiche si intendono approvate.
Il motivo dei rincari ?
Apparentemente la decisione è legata con la necessità di coprire i costi sostenuti per finanziare il “fondo nazionale di risoluzione” creato alla scopo di “salvare” Banca Marche, Banca Popolare Etruria e Lazio, Carichieti, Cassa Risparmio di Ferrara.
Questa la motivazione ufficiale, ma il vero motivo è risollevare gli utili bancari messi a dura prova dal contesto dei tassi zero applicati dalla Banca Centrale Europea.
Dunque massima attenzione al costo complessivo del conto corrente : in genere si compone di una parte fissa (il canone) e di una parte variabile, che cambia in base al tipo e alla quantità di operazioni che si fanno.
Riporto a puro titolo indicativo le principali voci di un conto corrente bancario che ti consentiranno di capire in maniera rapida i costi applicati :
Canone mensile;
Spese di liquidazione interessi;
Spese per singola scrittura su estratto di conto corrente;
Bonifici;
Spese invio estratto conto;
Costo servizio di internet Banking;
Spese di gestione e amministrazione deposito titoli;
Commissioni di raccolta ordini su deposito amministrato;
Canone annuo carta di credito;
Canone annuo bancomat;
Canone annuo carta prepagata;
Commissioni prelevamento bancomat.
Per aiutarti ti ricordo che lo stato prevede due tipi di imposte da applicare sui conti correnti e sul totale monte investimenti : Il bollo del conto corrente di 34,20 € per giacenze medie annue superiori a 5.000 € e l’imposta di bollo sul totale degli strumenti finanziari pari allo 0,20% (su un investimento di 100.000 € si paga una mini patrimoniale di 200 €).
Gli ultimi dati a nostra disposizione (indagine della Banca d’Italia sui costi dei conti correnti nel 2014) ci dicono che il costo medio annuo era di 82,20 €. Quindi controlla accuratamente i costi del tuo conto soprattutto in un momento di scarsi rendimenti come l’attuale. Non buttare via gli estratti di conto corrente inviati dalla banca, e visto che molti correntisti hanno attivato il servizio di invio estratto conto on line l’analisi potrebbe risultare più facile.
Dopo aver scoperto qualche costo non preventivato, se la tua banca non è disposta a venirti incontro meglio cambiarla in modo rapido.
Dal 24 Giugno 2015 l’articolo 2 delle legge 33 contenuto nel Dl N.3/2015 può aiutarti(nel collegamento seleziona il numero 2 a sinistra), in quanto le banche hanno l’obbligo di realizzare la chiusura dei conti correnti in 12 giorni lavorativi senza oneri e adempimenti burocratici. Basta chiedere alla nuova banca di curare gratuitamente il trasloco e la giacenza del conto corrente verrà trasferita dal vecchio al nuovo conto.
Molte volte a un conto corrente sono associati bancomat, carte, assegni, domiciliazione delle utenze, rate del mutuo e nella pratica il loro trasferimento potrebbe richiedere tempi più lunghi ma nulla di impossibile.
Ti è mai capitato di cambiare un supermercato ?
Immagino di si e penso che lo avrai fatto senza grossi problemi. Cambiare banca potrebbe non essere così facile in realtà, anche per via delle pressioni da parte delle vecchio istituto che cercherà di impedire fino all’ultimo il trasferimento dei rapporti presso un altro intermediario.
Concludendo, per avere un conto corrente con dei costi ridotti rispetto al precedente, superare queste pressioni e chiudere il conto corrente è una cosa che vale la pena fare.
Foto di apertura: elaborazione personale