Coronavirus e Mercati Finanziari

Titoli di giornali e tv non ci fanno altro che parlare nelle ultime settimane del coronavirus, il virus cinese di origine animale che si sta trasmettendo anche all’uomo.

La sua pericolosità è in primo per la salute delle persone, avendo fatto registrare alcune centinaia di morti, ma anche per le conseguenze che può avere sull’economia mondiale e sui mercati finanziari.

La domanda più ricorrente a cui molti esperti economici e finanziari in questi giorni cercano di rispondere è:
Il Coronavirus può frenare realmente l’economia di tutto il mondo? Può condizionare l’andamento futuro dei mercati?

Me ne sono fatto anche io un’idea e cercherò di condividere con te alcune semplici considerazioni.

Due dati sono significativi:
1) Fatto 100 il Prodotto Interno Lordo del mondo, la Cina pesa per circa un 15%;
2) La Cina ha una popolazione di 1,3 miliardi, quasi il 20% della popolazione mondiale.
Le ripercussioni sulla crescita economica ci saranno inevitabilmente.

Goldman Sachs, una delle più importanti banche d’affari americane, stima una riduzione del 1,6% sul Pil Cinese nel primo trimestre 2020.

A livello mondiale l’effetto negativo sul Pil potrebbe essere al massimo dell’1%, causato in particolar modo dal calo delle esportazioni verso la Cina e da meno spese all’estero fatte dai turisti cinesi.
Secondo Goldman Sachs, a meno che il virus non si trasformi in una pandemia (ad oggi eventualità molto remota), la crescita globale dovrebbe però gradualmente tendere a normalizzarsi nei trimestri successivi.

Gli effetti umani ed economici possono essere gravi a breve termine e produrre un po’ di variabilità nelle classi di investimento sopravvalutate.

Ma guardando al passato la volatilità ha avuto vita piuttosto breve in quanto i mercati si muovono sulla base di altre dinamiche che possono tornare a prevalere.
L’analisi storica dagli anni 70 ad oggi del rapporto tra epidemie e performance dei mercati azionari vanno proprio a rafforzare le considerazioni fin qui riportate.

Alla prossima…

Foto di apertura: Elaborazione personale

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