L’Educazione Finanziaria
Vedo con grande piacere il tempo e la passione con cui molte persone curano il proprio aspetto e benessere fisico. Ciò è sempre più dimostrato da palestre, centri benessere, saloni di bellezza sempre molto affollati soprattutto nel periodo estivo.
Come frequentatore di una palestra osservo che una persona passa in media tre giorni a settimana ad allenarsi con una media di un ora a seduta. In un mese fanno dodici ore, in un anno centoquarantaquattro ore destinate alla cura del proprio corpo.
Sapete qual è una delle cose più difficili del mio lavoro di consulente finanziario?
Molti potrebbero pensare alla scelta e selezione degli innumerevoli prodotti presenti sul mercato, ma la mia esperienza mi porta a dire che mettere intorno a un tavolo marito, moglie e figli a riflettere delle proprie finanze uno-due volte all’anno è molte volte una MISSION IMPOSSIBLE. Siamo talmente presi dal “tram tram” quotidiano che dedicare tempo alla nostra consapevolezza finanziaria diventa secondario.
Il mio obiettivo?
Allenare i “muscoli della consapevolezza finanziaria”. Attivare un percorso di educazione finanziaria dove ogni cittadino senta sempre più l’esigenza di ragionare con molta attenzione sui propri risparmi, sui flussi da accantonare e sul proprio patrimonio globale includendo sia gli asset finanziari sia quelli reali come terreni e immobili.
Quando potrò dire di aver raggiunto il mio scopo? Quando vedrò la maggioranza dei cittadini allenarsi sui temi di economia e finanza con la stessa naturalezza e voglia con cui si allenano fisicamente potenziando i muscoli del proprio corpo.
Povero me !!! Le ultime ricerche in ambito finanziario rivelano che il mio progetto è lontano anni luce, in quanto il 40% degli Italiani non controlla mai l’andamento del proprio conto corrente e dei propri investimenti, figuriamoci se l’italiano medio vuole stare ad ascoltarmi mentre parlo dell’importanza di una corretta pianificazione finanziaria.
Dopo più di un decennio passato a gestire i risparmi di famiglie e imprese ne ho dato una mia personale interpretazione sui motivi di disaffezione verso il mondo economico-finanziario. Tra le cause principali mi va di citarne due in particolare:
1) Il continuo ripetersi di scandali finanziari negli ultimi anni, hanno portato nella testa del risparmiatore medio a pensare che il sistema bancario e finanziario è un mondo marcio e che quindi una banca vale l’altra, e che tutti i professionisti siano uguali. Citando un proverbio molte volte usato “si fa di tutta l’erba un fascio”.
2) Argomenti finanziari troppo tecnici e complicati. Ciò induce molte persone a rifiutare a priori la comprensione della materia. In una sola frase “il risparmiatore rifiuta di metterci la testa”.
La mia impostazione in tema di educazione finanziaria è quindi volta a risolvere queste criticità, trasformando l’economia e finanza da materie triste ed aride ad argomenti attraenti e piacevoli per molti risparmiatori.
Come fare questo?
Ridendoci sopra, proiettandoci nel futuro e immaginandoci tra qualche anno… quando ripensando a questo periodi di crisi ricorderemo tutte le opportunità che potevano essere sfruttate.