Il potenziale del Metaverso – Cambiamenti e rivoluzioni della trasformazione digitale fra investimenti e sistema bancario

ll primo che introdusse il concetto di Metaverso non fu un nerd informatico, ma un autore di libri di fantascienza Neal Stephenson.
Nel suo libro Snow Crash, Stephenson descrisse il Metaverso come una realtà parallela popolata da Avatar che, al posto delle persone reali, possono muoversi, condividere esperienze e interagire tra loro in uno spazio tridimensionale.

L’interesse per il Metaverso ha conosciuto un’accelerazione durante la pandemia, a causa del tempo passato in casa durante i lockdown ed il conseguente bisogno di prossimità e di interazione tra individui fisicamente distanti.
Colossi come Facebook, che ha cambiato intenzionalmente il proprio nome in Meta a ottobre 2021, ma anche Microsoft, Epic Games e Roblox hanno deciso di focalizzare i propri investimenti, nella realizzazione di propri mondi virtuali o metaversi.

Secondo una ricerca di Bloomberg Intelligence, il mercato globale del Metaverso potrebbe superare il trillione di dollari nei prossimi 3 anni e gli importanti investimenti delle big tech funzioneranno da moltiplicatore.

Il gestore del Franklin Technology Fund, Jonathan Curtis (ingegnere della Silicon Valley) ha sperimentato l’ascesa del settore tecnologico e la sua espansione in tutti gli aspetti della vita quotidiana e lavorativa. Il fondo può destinare fino al 5% del portafoglio a start-up private.
E Curtis è chiaro sul grande cambiamento che sta per giungere. “In futuro, ogni azienda dovrà disporre di una strategia ben precisa affinché il metaverso risponda all’ondata di decentramento che stiamo vivendo”.

Quello attuale è un contesto complicato per le aziende tecnologiche, essendo uno dei principali ambiti colpiti da una politica monetaria più restrittiva.
I fondamentali, invece, dipingono un quadro molto diverso. “Tutte le aziende tecnologiche con cui parliamo ci danno una visione molto positiva” afferma Curtis.
Questo avviene poiché tutte le aziende stanno cercando di espandere la propria trasformazione digitale.
Ed è possibile che questo aiuti molti investitori a ritrovare la fiducia perduta. Curtis ritiene che le correzioni che stiamo vedendo siano legate al sentiment degli investitori che sono più concentrati sulle attività cash now (che portino risultati ora) rispetto a quelle più cash future come appunto quelle tecnologiche.

Ma a volte si commettono errori quando si va alla ricerca di un porto sicuro, pertanto in questa fase il gestore sta sfruttando la volatilità a breve termine per il Franklin Technology Fund.
“In questo momento non vendiamo. Stiamo attivamente acquistando. E dove?Ebbene, nelle aziende che saranno capaci di capitalizzare il metaverso”.

E le banche? Anche per le banche il successo dipenderà dalla capacità di garantire una digital customer experience in grado di anticipare e soddisfare le aspettative dei futuri clienti.
Le banche che adotteranno il Metaverso potranno infatti migliorare l’esperienza dei clienti tramite realtà virtuale o realtà aumentata attraverso la quale fornire consulenza.
L’entry point sarà l’integrazione delle criptovalute e, quando disponibili, delle CDBC (Central Bank Digital Currency) tra i servizi finanziari offerti, perché la maggior parte delle piattaforme Metaverso già incoraggia l’uso di criptovalute, token non fungibili (NFT) e altre risorse digitali.
Fino ad allora sarà fondamentale per le banche consentire la conversione delle valute tradizionali in criptovalute e prepararsi a finanziare le transazioni nel Metaverso tramite prestiti.

Nell’ambito degli investimenti, gli NFT relativi alle opere d’arte digitali hanno raggiunto quotazioni da capogiro e, in futuro, gli NFT potrebbero diventare una classe di attività nell’ambito della gestione patrimoniale o l’oggetto di investimento di fondi comuni da offrire alla clientele più digital fluent.
Ormai è chiaro che anche il mondo bancario non può esimersi dal considerare il Metaverso nella definizione della propria strategia.

Il Metaverso, oltre ad essere rilevante per attrarre le nuove generazioni di clienti, potrebbe fornire opportunità di crescita “sostenibili” che il mondo reale, limitato dalle disponibilità di risorse offline e dalle priorità legate al cambiamento climatico, non può più permettersi.

Per tutti i consigli in merito, contattami!

Foto in apertura: elaborazione personale

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