Letture per le tue Finanze: Dieci cose da sapere sull’Economia Italiana

Quale futuro dobbiamo aspettarci per il nostro paese?

E’ questa la principale domanda a cui cerca di rispondere Alan Friedman giornalista statunitense, esperto di economia e finanza nel suo libro “Dieci cose da sapere sull’economia italiana prima che sia troppo tardi”.

E’ un’analisi fatta in modo semplice dei principali problemi dell’economia italiana e di cosa possiamo fare per salvarci, fatta per chi vuol capire l’economia ma non vuole studiarla.

Elevato debito pubblico e bassa crescita economica sono due problemi tra loro molto legati, visto che un tasso di crescita dell’economia sopra il 2% per un periodo prolungato eviterebbe il rischio di una crisi del debito e permetterebbe di creare anche più posti di lavoro, riducendo il tasso di disoccupazione ormai da troppi anni sopra il 10%.

Sappiamo che paghiamo troppe tasse visto che lavoriamo per lo stato per più di metà anno, ma non esageriamo con i vittimismi visto che 6 paesi europei come Francia, Belgio, Austria, Finlandia, Svezia e Danimarca hanno una tassazione più alta della nostra.
Non c’è dubbio che la pressione fiscale deve scendere tramite tagli alla spesa pubblica che compensino il calo delle entrate.

E le pensioni con la riforma Fornero che agli occhi degli italiani appare ingiusta, brutta e cattiva ma indispensabile per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale. Difficilmente le pensioni future saranno in grado di garantire ai nostri giovani una vecchiaia dignitosa. L’unica alternativa è integrare con un fondo pensione privato la misera rendita che arriverà dallo Stato.

La cosa che più mi è rimasta in mente dalla lettura del libro:
è che secondo l’autore è possibile creare più posti di lavoro attraverso una maggiore flessibilità nel sistema di contrattazione tra imprese e impiegati.
Si potrebbero realizzare accordi specifici senza rappresentanti sindacali su questioni come stipendi, straordinari e legare i premi salariali alla produttività aziendale;

Il consiglio pratico per chi investe sui mercati:
è che la borsa non è un casinò, una scorciatoia verso la ricchezza. Bisogna avere pazienza, i migliori risultati arrivano con il tempo nell’arco di diversi anni. Il modo migliore consiste nell’affidarsi a un fondo comune e mettere da parte un po’ di soldi ogni mese senza cercare di seguire le variazioni dei singoli titoli tutti i giorni.

In Italia c’è molto di cui andare fieri: talento, fantasia e professionalità. Le eccellenze del paese sono numerose ma il potenziale sprecato è colossale.
Gli italiani meritano qualcosa di meglio, ma senza il rinnovamento della classe politica e di una legge elettorale degna di questo nome il paese continueremo a galleggiare con un mondo intorno a noi che procede invece a grande velocità.

Alla prossima…

Foto di apertura: Elaborazione personale

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