Perché le banche applicano tassi negativi sulle giacenze di conto corrente

La politica dei tassi zero non è più una novità visto l’obiettivo ormai da anni delle Banche Centrali di rivitalizzare le principali economie del mondo.
Ma l’applicazione dei tassi negativi sulle giacenze di conto corrente scommetto che è una cosa che non ti aspettativi.

Si hai capito bene, tante banche sono partite dichiarando guerra ai tassi negativi scaricando le loro condizioni di bilancio meno favorevoli sulla clientela.

Quindi se sei un risparmiatore che ha lasciato 100.000 € sul conto corrente perché non ti fidi molto dei mercati azionari o perché non sei attratto dai miseri rendimenti dei titoli di stato, potresti avere una spiacevole sorpresa.

Cerchiamo di capire perché si è arrivati a questo paradosso.

La Banca Centrale Europea sta concedendo ingenti liquidità a tutte le banche europee affinché diano sostegno economico a imprese e famiglie per rivitalizzare i consumi.

Le Banche quando questa liquidità arriva la devono impegnare sul mercato, concedendo prestiti e finanziamenti.
Ma quando lo fanno devono stare molto attenti a chi prestano questi soldi evitando debitori non affidabili.

Per non sbagliare ed evitare rischi eccessivi le banche, non immettono questi soldi in circolo, ma li ridanno indietro alla Banca Centrale che applicherà un tasso negativo dello 0,50%.
Per le banche garantire ai clienti un tasso di interesse pari a zero significa sopportare un costo.

Il fenomeno in Italia ha grande rilevanza visto che sui conti correnti sono depositati circa 1.750 miliardi di Euro, una cifra mostruosa, pari all’intero Pil italiano.

Ecco quindi che le banche si rifanno sui correntisti in 2 modi, applicando tassi negativi o aumentando i costi dei conti correnti.

Per giustificare queste modifiche contrattuali unilaterali le Banche hanno parlato di “equilibri economici” che sono venuti meno e di variazione delle contingenze economiche.

Secondo i dati di Banca d’Italia, relativi ai dati del 2019, la spesa media per la gestione di un conto corrente si attesta a 88,5 € (in crescita di 1,6 € rispetto all’anno precedente).
Anche le banche on line che restano le più convenienti stanno abbandonando la gratuita con rincari diffusi sui canoni mensili.

Come si può uscire da questa situazione?
Investendo la liquidità in eccesso sui conti correnti.
Ma qui dovrete prestare molta attenzione visto che investire la liquidità in modo alternativo, su strumenti monetari anche senza costi, non da la sicurezza di dare risultati positivi visto i tassi negativi sulla parte a breve scadenza dei titoli obbligazionari.

Vi consiglio quindi di confrontarvi con il vostro consulente di fiducia e programmare quella che io definisco la “gestione intelligente” della liquidità.

Ciò significa utilizzare i piani di accumulo sui megatrend di lungo termine (tecnologia, healthcare e sostenibilità) per investire tale liquidità in eccesso. Ciò consente di frazionare, in un orizzonte temporale di 3-5 anni, la liquidità e di fare acquisti graduali nel tempo mitigando le oscillazioni dei prezzi.

Oppure si può utilizzare la strategia dei disinvestimenti programmati.
Consiste nell’investire il grosso della liquidità del conto corrente su un fondo riserva che ha l’obiettivo di conservare il capitale.
Si impostano da questo fondo riserva dei disinvestimenti automatici verso fondi di natura azionaria a più alto rischio ma con maggiori possibilità di guadagno. Il principio è lo stesso del piano di accumulo con l’unica differenza che il contenitore da dove viene pescata la liquidita non è più il conto corrente ma un fondo ad alto controllo del rischio.

Dopo aver scoperto qualche costo non preventivato, se la tua banca non è disposta a venirti incontro puoi anche cambiarla in modo rapido.
Dal 24 Giugno 2015, l’articolo 2 delle legge 33 contenuto nel Dl N.3/2015, può aiutarti in quanto le banche hanno l’obbligo di realizzare la chiusura dei conti correnti in 12 giorni lavorativi senza oneri e adempimenti burocratici.
Basta chiedere alla nuova banca di curare gratuitamente il trasloco e la giacenza del conto corrente verrà trasferita dal vecchio al nuovo conto.

Molte volte a un conto corrente sono associati bancomat, carte, assegni, domiciliazione delle utenze, rate del mutuo e nella pratica il loro trasferimento potrebbe richiedere tempi più lunghi ma nulla di impossibile.

Questo è tutto quello che puoi fare e, se tutto quello che ti ho detto non ti soddisfa, hai ancora un’ultima speranza:
Aspettare che l’economia riparta così che la Banca Centrale Europa potrà riportare i tassi in territorio positivo.

In quel momento, anche le banche torneranno a ringraziare i clienti che depositano i risparmi sui conti correnti…

Foto di Apertura: elaborazione personale

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