Risparmio e investimento: l’importanza dell’orizzonte temporale

Quando si parla di risparmiare o di investire è essenziale la coerenza con i propri obiettivi, ancor di più se in gioco c’è il fattore tempo.

L’orizzonte temporale di un investimento indica il massimo intervallo di tempo in cui riesci a rinunciare, senza che questo ti causi pesanti perdite finanziarie, alla somma destinata al tuo investimento.
Inoltre costituisce anche l’intervallo di tempo entro cui l’investitore non ha bisogno di preoccuparsi delle variazioni di mercato che potrebbero intaccare il valore dell’investimento effettuato.
E’ bene, dunque, che tu consideri il rischio che sei disposto a sostenere!

L’attività di investimento porta al perseguimento di un obiettivo. Tuttavia, come in tutti i casi in cui ci si prefigge il raggiungimento di un obiettivo, la propria volontà e la propria determinazione possono vacillare nel tempo, a seguito del sorgere di alcuni stati emotivi che portano al voler lasciar perdere la direzione che si stava intraprendendo.
Per evitare che questo succeda sarebbe bene fare una corretta pianificazione finanziaria.

Questo percorso si divide in diverse fasi: si analizzano i bisogni e gli obiettivi, si ragiona sui metodi e i tempi per la loro soddisfazione e il loro ottenimento.
Il tutto ovviamente può essere modificato in corsa a seconda degli imprevisti, ostacoli e opportunità che si presentano.

Pur nell’impossibilità di stabilire dei confini netti, l’orizzonte temporale viene generalmente valutato come di breve periodo quando la sua durata si colloca intorno ai 12-18 mesi, medio quando tocca i 3-4 anni, mentre è lungo quando si colloca tra i 5 e i 10 anni.
Naturalmente, è possibile che la “bontà” di una scelta di risparmio o investimento venga proiettata e valutata anche su archi temporali ancora più lunghi (si pensi ad esempio al risparmio previdenziale): in questo caso, si parlerà di orizzonte temporale di lunghissimo periodo.

Tra gli elementi che concorrono alla definizione del profilo di un risparmiatore/investitore, dunque fra i più importanti c’è le finalità che si pone. Per quanto le ragioni che spingono verso l’investimento sono potenzialmente infinite, però tutte queste motivazioni possono essere ricondotte a 3 obiettivi principali:

1. proteggere il capitale di partenza, finalità perseguita soprattutto da quanti scelgono di destinare i risparmi al soddisfacimento di esigenze di breve respiro;

2. accrescere il capitale inizialmente accantonato, anche a costo di dover attendere del tempo o correre rischi sui mercati finanziari;

3. “convertire” il capitale di partenza nella possibilità di fruire, in un arco temporale più o meno prossimo, di una rendita di varia periodicità, come ad esempio nel caso della previdenza complementare.

I mercati finanziari sono spesso imprevedibili ragione per la quale è essenziale non farsi prendere dal panico, tenendo sempre ben in considerazione sia i propri obiettivi di partenza sia il tempo necessario a centrarli.

Per questo è fondamentale affidarsi a professionisti ed esperti del settore che ti aiutino a resistere alla tentazione del market timing, vale a dire di modificare la composizione del proprio portafoglio in risposta a movimenti temporanei.
Una delle regole d’oro di una buona pianificazione finanziaria è infatti lasciare ai propri investimenti il tempo sufficiente di realizzare il proprio potenziale!

Seguire una pianificazione ci permetterà di fare scelte coerenti con la nostra situazione, scegliere strumenti finanziari adatti e rimanere il più possibili razionali anche in momenti difficili di mercato, perché avremo scelto in modo consapevole.

Chiamami per tutti i consigli utili!

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