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La Capitalizzazione Composta

Prendete un foglio di carta e piegatelo in due, fate la stessa cosa per un certo numero di volte e alla fine otterrete un foglio di con un grande spessore.

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Nella pratica è quello che succede se investi utilizzando il principio della capitalizzazione composta:
Immagina di avere un capitale da investire per un certo numero di anni. Al termine del primo anno l’interesse che si ottiene non viene consumato, ma si aggiunge al capitale iniziale per essere reinvestito e originare un nuovo interesse alla fine del secondo anno. Lo stesso meccanismo si ripete fino al termine del numero di anni di investimento programmato.

Il continuo reinvestimento degli interessi garantisce una crescita esponenziale del capitale iniziale. E’ un meccanismo che consente di sfruttare il tempo a nostro favore in modo che dopo che abbiamo lavorato per produrre ricchezza, questa lavori per noi. E’ un meccanismo che si differenzia dalla capitalizzazione semplice dove gli interessi vengono annualmente consumati.

Passiamo ad alcuni numeri che possono rendere meglio l’idea.
Supponiamo di avere un capitale di 100 € investito a un tasso del 2% e del 5% per periodo di tempo da 1 a 30 anni.

2 considerazioni mi vengono in mente:
1) Sfrutta il tempo per raggiungere gli obiettivi finanziari: basta guardare i numeri per avere un’idea; 100 € investiti al tasso del 2% dopo 10 anni sono 121,9 €, dopo 20 sono 148,6 € ma dopo 30 ben 181,1 €.
2) Massimizza il rendimento medio annuo: 100 € investiti al tasso del 2% per 30 anni danno 181,1 €, ma con un tasso del 5% il capitale arriva a 432,2 €. Scegli il gestore che ti assicuri il miglior rendimento costante nel tempo. Da questa scelta dipenderà molto del tuo futuro.

Einstein ha definito l’interesse composto in più modi: “La forza più potente dell’universo“, “Una delle più grandi scoperte dell’umanità” e “L’ottava meraviglia del mondo“.

Come dargli torto..

Foto di apertura: elaborazione personale