Quando a Novembre del 2011 i nostri titoli di stato rendevano quasi il 6% in più dei titoli tedeschi in molti hanno temuto il peggio, che il nostro stato non ce la potesse a far fronte ai propri impegni sul debito. Dopo quasi tre anni la FEBBRE DEL RISCHIO è sensibilmente scesa, ma venendo a contatto per il mio lavoro di consulente finanziario con molti risparmiatori il clima generale di fiducia nello stato, nel lavoro, nel futuro non e’ migliorato anzi, il fondo si sta proprio toccando in questo periodo.
Alla luce degli ultimi eventi ritengo che la riduzione dello SPREAD non sia propria FARINA DEL SACCO DELLO STATO ITALIANO, ma sia dovuto soprattutto a tre fattori che congiuntamente si stanno verificando:
1) RITORNO DI FIDUCIA
generale nei Paesi Europei più a rischio come Spagna, Portogallo, Irlanda. Stati che erano in condizioni più problematiche rispetto all’Italia, le cui azioni economiche stanno iniziando ad avere i frutti.
2) CONTINUA LA FASE DI TASSI BASSI NELL’AREA EURO:
la ripresa economica e pericoli inflazionistici ancora lontani, consentono ancora per lungo tempo di mantenere i tassi bassi.
3) FUGA DELLA LIQUIDITÀ’ DAI MERCATI EMERGENTI AI PAESI PERIFERICI DELL’AREA EURO.
Il rischio di rialzo dei tassi di interesse negli Usa ha generato uno spostamento di liquidità dai mercati emergenti verso gli Stati Uniti e i Mercati europei periferici. C’è voglia di alti rendimenti e solo i titoli di stato dei cosiddetti paesi PIIGS (Portagallo, Irlanda, Italia,Grecia, Spagna) potevano soddisfare questa voglia di rendimenti.