Coronavirus e mercati finanziari: riflessioni antipanico

Alzi la mano chi pensava si sarebbe arrivati a questa situazione per effetto del Coronavirus!

Alla data del 09 Marzo 2020, alle ore 8 in cui sto scrivendo questo articolo, 110.000 casi in tutto il mondo con l’Italia secondo paese al mondo per numero di casi. Circa 7400 e quasi 400 morti Clicca qui per vedere gli aggiornamenti

Gli effetti del Virus si sono fatti sentire sui principali mercati internazionali che, negli ultimi giorni di Febbraio fino al 03 Marzo, hanno perso circa il 10%.

E’ uscito uno speciale del Sole XXIV ore “Corona Virus Guida antipanico per la malattia del secolo” (che ti invito a comprare se ancora non lo hai fatto) in cui sono contenute: notizie sul Virus, misure del governo e impatti sull’economia.

Vorrei con te fare alcune riflessioni oggettive sugli impatti del Coronavirus sul mondo della finanza. Da oggi 10 Marzo ogni martedì, e per tutto il mese, cercherò di farti comprendere questa delicata fase dei mercati.

L’epidemia di Coronavirus può essere definita un cigno nero (dal titolo di un famoso libro di Nassim Taleb) dove per completezza ti riporto la mia video-recensione (Clicca Qui), in grado di bloccare i mercati che fino a poco tempo fa godevano apparentemente di buona salute.

Vedere nel passato casi simili come Ebola (2013), Zika (2015) e Sars (2003),può essere utile per farsi una idea degli scenari futuri.

La Sars del 2003 è il caso maggiormente paragonabile a quello del Covid 2019. Con riferimento al MSCI China Index (indice di riferimento del mercato Cinese) dai primi casi fino al picco, l’indice in questione perse quasi il 10%.

Dopo 3 mesi non solo aveva recuperato tutte le perdite pregresse ma era sopra di un 30% dall’inizio dei primi contagi.

Ogni cosa che è successa nel passato deve essere contestualizzata, visto che il mondo attuale è profondamente diverso rispetto al 2003, anno della Sars.

Nel 2003 il Pil del mondo cresceva tra un 4% e 5%, ad oggi le stime sulla crescita mondiale si attestano su livelli di poco inferiori al 3%.

Oggi l’importanza della Cina nell’economia mondiale è cresciuta in modo radicale.

Nel 2003 l’economia Cinese valeva circa il 4% del prodotto interno lordo mondiale ora il suo peso è al 16%.
Produrre in queste aree è diventata la priorità delle maggiori multinazionali, che stanno alla luce di quello che è successo ripensando le loro politiche di delocalizzazione.

Quindi per non fartela troppo lunga:
Il passato ci tranquillizza circa l’evoluzione futura dei mercati ma senza certezze assolute visto che il mondo è profondamente cambiato…

Alla prossima…

Foto di Apertura: elaborazione personale

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