Trappole Mentali negli Investimenti Finanziari (parte 2)

Come promesso nell’articolo precedente, continuerò a parlarti degli errori più comuni degli investitori.

Ora conosci in significato di OVERCONFIDENCE (eccesso di fiducia delle proprie capacità) e di HOME BIAS (preferenza per titoli e strumenti del mercato italiano).
Per terminare questa miniguida degli errori ne riporto altri due con i quali mi scontro spesso con i miei clienti:

EFFETTO DISPOSIZIONE (La Trappola dello Specchietto Retrovisore):
è la tendenza a vendere troppo presto gli investimenti in guadagno e a tenere troppo a lungo quelli in perdita. Così, il potenziale extra-rendimento, mantenendo un buon investimento più a lungo, viene perso (Investitore Cicala). Dall’altra parte per non incassare una perdita nell’immediato si rischia di subirne una in futuro maggiore o di continuare a tenere titoli che non si riprenderanno più.

Per andare avanti non si può guardare solo indietro.
Vale per la vita ma anche per gli investimenti. Eppure molti investitori hanno la tendenza a basare le proprie scelte sul passato, lasciandosi condizionare dai rimpianti e dal “senno di poi”.
Come conseguenza dell’effetto disposizione mi piace ricordare il cosiddetto “Morso del Serpente” che indica la tendenza a lasciarsi condizionare nelle scelte future dagli eventi negativi del passato.
Tali effetti sono anche un po’ remore della situazioni di crisi e della mancata fiducia a livello macroeconomico che rende umano ancorarsi a punti di riferimento passati come il prezzo di acquisto per calcolare gli utili e le perdite.

CHE FARE:
• Ricordati che il futuro non è uguale al passato e considera di investire/disinvestire sulle basi della prospettive future;
• Se hai un titolo in perdita poniti la seguente domanda: a questi livelli di prezzo saresti disposto ad investire su questo titolo?;
• Prima di ogni acquisto fissa la perdita massima per liquidare l’investimento.

EFFETTO GREGGE:
quante volte ti sei ritrovato a scegliere il ristorante più affollato anziché quello vuoto? O a canticchiare il motivetto musicale del momento, senza conoscere la canzone? La risposta è perché lo fanno tutti e accade nella realtà ma anche in finanza.

Secondo il manuale del buon investitore, bisognerebbe comprare quando i prezzi sono bassi e viceversa. Eppure, la maggior parte degli investitori entra ed esce nel mercato nei momenti sbagliati proprio a causa dell’effetto gregge: si sovrainveste poco prima dei crolli, dopo che la borsa è salita tanto e si liquidano le posizioni poco prima dei rialzi.
E’ più facile salire sul treno affollato di un titolo al rialzo – che vediamo come carro vincente emotivamente – piuttosto che su quello semivuoto di un titolo stabile o in ribasso, sebbene caratterizzato da buon fondamentali.
Il comportamento del mercato talvolta dipende dalla propensione degli investitori ad accodarsi alle decisioni della maggioranza, senza verificarne la coerenza con i propri obiettivi d’investimento.

CHE FARE:
• Ricordati se vale la pena pagare un prezzo più alto per un titolo, ovvero se la qualità e le prospettive future siano promettenti;
• Non farti impressionare dal sensazionalismo della stampa che ti distorce dai tuoi obiettivi di lungo periodo;
• Ragionare con la tua testa ti permette di beneficiare dei vantaggi tipici dei “pionieri” di un investimento.

In questi ultimi due articoli ho provato a fare un po’ di ordine sui principali errori che vengono fatti quando vengono prese decisioni economiche e finanziarie. Soprattutto quando il contesto di mercato diventa difficile l’istinto e l’emotività possono portare a decisioni di investimento irrazionali.
Conoscere questi automatismi mentali, che ti fanno allontanare dalla meta prefissata, spero che ti possano essere di aiuto quando in futuro ti troverai a far prevalere la pancia nelle tue decisioni di investimento.

Alla prossima…

Foto di apertura: tuoitre.vn

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