Piani di accumulo: alcuni spunti operativi

Oggi sono tanti quelli che pensano che nel mondo dei mercati finanziari non esistano più certezze. Ma le certezze ci sono ancora.

L’obiettivo primario è quello di evitare di compiere scelte di investimento e disinvestimento dettate dall’emotività. Guidati dai movimenti di mercato di breve termine, gli investitori prendono decisioni non coerenti con gli obiettivi che si erano prefissati in fase di pianificazione finanziaria, rischiando di vanificare quanto di positivo i mercati finanziari potrebbero offrirgli.

In media, in un arco di tempo di 5 anni, l’investitore che prova ad azzeccare il momento giusto per entrare e uscire dai mercati, guadagna la metà della performance dei mercati e perde il doppio rispetto a chi non si lancia in questo pericolosissimo esercizio, e finisce quindi per distruggere valore.

Tale comportamento è legato al fatto che la motivazione di evitare una perdita è due volte più potente della motivazione di realizzare un guadagno. Di conseguenza, gli investitori di fronte a una situazione sconosciuta e difficile da decifrare cercano sicurezza, vendendo tutti gli asset percepiti come rischiosi.
Il problema è che, così facendo, si ritrovano spesso a vendere capitalizzando delle perdite e compromettendo tutte le scelte di investimento future.

Uno degli strumenti per entrare sui mercati approfittando di prezzi interessanti è quello del Piano di accumulo (Pac). I Pac sono una modalità di investimento che oggi più che mai è adatta a qualsiasi tipo di investitore.

I grandi vantaggi dei Pac sono essenzialmente due:
1) Automatizzano e spalmano nel tempo l’ingresso sui mercati, eliminando la variabile legata all’emotività, che, come detto, finisce spesso per distruggere valore;
2) Educano a un orizzonte temporale di lungo periodo. Inoltre, l’esperienza ci insegna che i piani di accumulo accesi durante le fasi di grande correzione dei mercati sono quelli che in seguito danno i migliori risultati.

Per fare un esempio: se io avessi investito nel mondo azionario (ipotizziamo genericamente nell’MSCI World) il 1 gennaio 2008, nel bel mezzo della grande crisi finanziaria, oggi a distanza di 12 anni il Pac mi avrebbe permesso di guadagnare il 135%, rispetto all’80% registrato investendo in un’unica soluzione (Pic).

Per farlo, la strategia a mio avviso vincente è quella di combinare l’investimento programmato dei Pac con un approccio basato sui cosiddetti megatrend. Ossia sui cambiamenti strutturali di natura economica, sociale e tecnologica che lentamente ma inesorabilmente rimodellano la nostra vita quotidiana modificando i nostri bisogni e le nostre esigenze.

Ci sono alcuni temi che stanno godendo di una forte accelerazione a causa della situazione che stiamo vivendo in questi mesi. In particolare, i tre temi che stanno emergendo con decisione con l’emergenza da Covid-19 sono Health, Digital e Security.

HEALTH
E’ chiaro che, essendo quella attuale una crisi innanzitutto sanitaria, gli investitori guardino con particolare attenzione alle aziende di questo settore.
È evidente a tutto il mondo che i sistemi sanitari nazionali devono essere rinforzati e di conseguenza, verranno fatti ingenti investimenti nel settore, che porteranno, tra le altre cose, all’adozione di soluzioni sempre più tecnologiche, che vanno dai robot chirurghi alla telemedicina.

DIGITAL
E’ sicuramente l’altro grande vincitore nel contesto attuale. Costretti a lavorare in remoto da casa e a consumare online, le nostre vite quotidiane hanno subito una decisa digitalizzazione. È auspicabile che alcune delle attività che oggi siamo costretti ad effettuare online torneremo a svolgerle di persona, una volta usciti dall’emergenza.
Tuttavia, ciò non toglie che alcune abitudini digitali resteranno per sempre. E penso per esempio all’intrattenimento dato da film, serie Tv e videogiochi online, ai pagamenti digitali, all’e-commerce e anche allo stesso work from home e alla possibilità di fissare riunioni virtuali con clienti e colleghi, risparmiando in tempo e soprattutto in emissioni di CO2.

SECURITY
Di pari passi con la digitalizzazione, va la tematica della sicurezza informatica. Più lavoriamo in remoto e più le aziende hanno necessità di proteggere i propri network da eventuali attacchi informatici. Consumando e producendo sempre di più online, generiamo una mole di dati che occorre mettere in sicurezza con i sistemi più avanzati. Non è un caso, infatti, che durante questo periodo di ‘lockdown’ e telelavoro forzato il numero di cyber attack sia aumentato vertiginosamente.

Questi sono solo alcuni esempi di megatrend ma, in generale, i cambiamenti strutturali sono sempre in atto e in evoluzione. Quindi voglio ricordare che chi non può investire in più piani di accumulo ci sono dei fondi che investono in tutti i megatrend in modo tale da diversificare anche l’investimento di piccole somme.

Alla prossima…

Foto di Apertura: elaborazione personale

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